Pisa con bambini

Scopriamo insieme cosa fare e vedere a Pisa con i bambini – inoltre, dove mangiare e dove dormire

Pisa con i bambini è una delle migliori scelte che potete fare per viaggiare con i vostri pargoli. Si tratta, infatti, di una città pianeggiante ed a misura d’uomo. Inoltre, si tratta di una delle più belle città d’Italia. Aggiungi a tutto ciò che si trova in Toscana, dove si mangia benissimo ed il clima è sempre splendido! Forza, iniziamo il nostro itinerario a Pisa con i bambini!

Cosa fare e vedere a Pisa con i bambini

Piazza dei miracoli

Piazza dei miracoli rappresenta indubbiamente il luogo più conosciuto di Pisa, perché ospita le sue migliori bellezze. Pertanto, iniziamo da qui il nostro percorso alla scoperta della bellissima città toscana.

Pisa con bambini piazza dei miracoli
Piazza dei miracoli

Dovete sapere che Piazza dei miracoli in passato non si chiamava così. Il suo nome era piazza Duomo, fino a quando Gabriele D’Annunzio, che tanto amava la lingua italiana, chiamò questo luogo prato dei miracoli.

[L’Arno] era fulvido come la riviera accesa dal riso di Beatrice, colmo fino all’orlo come una plenitudine sempiterna che non avesse foce ma origine nel mare e tutti si riversasse nel cuore della città pietosa inginocchiata presso l’urna quadrilunga ov’ella custodisce per secoli un pugno di terra santa. (…..) [L’Ardea] roteò nel cielo di Cristo, sul prato dei Miracoli. Sorvolò le cinque navi concluse del Duomo, l’implicito serto del Campanile inclinato sotto il fremito dei suoi bronzi, la tiara del Battistero così lieve che pareva fosse per involarsi gonfia di echeggiamenti…Il Camposanto!…la grande urna quadrilunga ove la forza della città dorme fra un cipresso e un roseto, con i piedi congiunti, con le mani in croce sul petto…

Gabriele D’AnnunzioForse che sì, forse che no, 1910

La scelta ebbe decisamente successo, tanto più che si trattava davvero di un miracolo. Intanto, la riunione di tanti monumenti così vicini tra di loro e, soprattutto, la tenuta della torre di Pisa, simbolo ancora oggi della città

E proprio la presenza di tanta bellezza insieme, in un contesto armonioso dei prati verdi, spiccano delle testimonianza di un passato davvero glorioso. Pisa era, infatti, molto importante negli equilibri del Mediterraneo. Parliamo dell’epoca delle famose Repubbliche marinare e Pisa fu proprio una delle più agguerrite.

Grazie alle sue conquiste in guerra (in particolare le sue vittorie sugli arabi, appunto i saraceni) alle sue grandi capacità nel commercio, Pisa accumulò così tanta reputazione e tanta prosperità da poter far splendere la sua città agli occhi del mondo.

La torre di Pisa

È decisamente il simbolo di questa città ed il monumento che richiama più visitatori. Tutto per questa sua anomalia, per un grande errore. Infatti, la torre di Pisa pende di 4 metri e mezzo rispetto alla verticale. Non poco! È davvero un miracolo che sia in piedi!

Come mai pende così tanto questa torre?

La domanda che tutti si fanno. E per rispondere dobbiamo tornare nel passato.

Nel 1173 iniziano i lavori per costruire la torre di Pisa. Deve essere il simbolo della forza e della ricchezza della città. Per questo motivo non si bada a spese.

Guardatela bene. In effetti, si tratta di un grande cilindro di marmo, ma ha una particolarità al suo interno. Infatti, sebbene vuota, ci sono ben 294 gradini in marmo (e non in legno). Doveva, appunto, essere simbolo di ricchezza e doveva rimanere ben impressa nella mente dei ricchi viaggiatori e nobili che l’avrebbero vista.

Ma se la guardiamo bene, la possiamo definire una colonna di colonne. In basso ce ne sono 15 molto grandi, poi, salendo, sono 30, concludendo con 12 nella cella campanaria. Queste colonne non sono solo un fregio, ma hanno il compito di sorreggere il peso dei piani superiori.

Tuttavia,  arrivati al terzo piano, tutta la costruzione ha iniziato ad inclinarsi. Perché?

Il problema non era il peso del marmo, ma il terreno. Infatti, dove oggi vediamo una piazza, circa 3.000 anni fa era presente una palude. In pratica la torre di Pisa poggia in parte su terreno sedimentato. Per questo motivo è inclinata!

Pisa con bambini Torre di Pisa
Torre di Pisa

Nel 1275 i lavori sono ripresi e la soluzione trovata era inclinare i piani in senso opposto. Purtroppo, l’idea non funzionò e tuttora la torre pende. Per fortuna, in epoca moderna, i lavori fatti hanno permesso di ridurre la sua pendenza di 40cm.

Un errore casuale, che l’ha resa celebre in tutto il mondo nel corso dei secoli.

Una informazione utile: i biglietti per i bambini per salire sulla torre di Pisa costano 18 euro come per gli adulti (non ci sono sconti). Inoltre non si può salire se minori di 8 anni. I minori devono essere accompagnati da un adulto.

Ma non c’è solo la torre, anzi. Questa piazza aveva il nome di un altro edificio: il Duomo.

Il Duomo di Pisa

Nel 1064 i Pisani iniziarono a costruirono questa fantastica chiesa e la dedicarono a Santa Maria Assunta. Utilizzarono il marmo bianco e grigio delle cave di San Giuliano. Ci volle un secolo per terminarla! Un Duomo, che raccoglie al suo interno numerosi influssi artistici ed architettonici: romanico, classico (le colonne), bizantino, normanno e perfino arabo.

Duomo di Pisa con i bambini
Duomo di Pisa

L’interno del Duomo è davvero spettacolare: cinque navate sostenute da ben 70 colonne di granito alte 7 metri. Sono monolitiche, cioè si tratta di un solo pezzo di granito. Poiché il granito proviene dall’isola d’Elba, provate solo ad immaginare il lavoro per trasportarle fin qui!

Alzate lo sguardo. Vedete delle aperture, delle bifore, cioè delle aperture con una colonna in mezzo. Si tratta dei matronei, ovvero dove le donne potevano assistere alle funzioni religiose ben divise dagli uomini.

Purtroppo il soffitto non è originale a causa dell’incendio del 1595. Oggi vediamo un soffitto a cassettoni del 1600 e non gli affreschi che abbellivano il Duomo.

Per fortuna possiamo ancora vedere il famoso pulpito di Giovanni Pisano del 1302. Ci mise ben 8 anni per farlo, non poco. Una delle colonne, che lo sorreggono, quella rossa, è una donazione di Firenze, in un’epoca di guerra simbolo di pace. Ci sono le statue di Ercole, le virtù, l’arcangelo Michele, ma ciò che più colpisce sono la fuga in Egitto e la strage degli innocenti.

Un ultimo particolare: al centro del Duomo pende dal soffitto un lampadario in ottone con le figure di bronzo. È chiamato lampadario di Galileo e si dice abbia ispirato lo scienziato nei suoi studi (ma non è vero).

Lampada di Galileo Pisa con i bambini
Lampada di Galileo

Il Battistero

Si tratta del più grande battistero del mondo, alto ben 55 metri. Inoltre, il suo diametro è lungo quanto la facciata del Duomo. Furono proprio i pisani a finanziarlo con denaro e giornate di lavoro. Al centro ammirate la fonte battesimale. Non inferiore l’altare realizzato da Nicola Pisano, padre di Andrea. La caratteristica del Battistero? Qui ogni suono risuona per più di 10 secondi: praticamente basta una persona per fare un coro.

Battistero di Pisa
Battistero di Pisa

Guardate ora la cupola. Un lato è ricoperto da piastre di piombo, l’altro da tegole. Perché? Alcuni dicono che la terracotta la proteggeva dalla salsedine del mare, altri che era punto di riferimento per la navigazione. Chissà.

Il camposanto.

Può un cimitero essere un luogo turistico da visitare? In genere, no. Eppure, la parola camposanto deriva proprio da questo cimitero. Dovete sapere che l’arcivescovo di Pisa ritornò dalla terza crociata con della terra santa, che sparse su questo terreno. Miracolo: questo luogo faceva decomporre velocemente i corpi. Il vero motivo era la calce utilizzata per la costruzione del duomo, ma loro non lo sapevano.

Camposanto di Pisa
Camposanto di Pisa

I lavori per il camposanto iniziarono nel 1277 ed è decisamente in linea con la ricchezza di ciò che lo circonda. Infatti, sembra di essere in un chiostro e la presenza di lapidi ci inserisce in un vero e proprio elogio dei cittadini benestanti. Come vedete, i sarcofagi romani ospitavano i corpi delle persone importanti di allora. Ne possiamo vedere uno, che ospita un bambino con corse di carri. C’è anche un sarcofago con raffigurato una coppia con intorno dei segni zodiacali.

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Troviamo anche una statua con uno dei personaggi più illustri di Pisa: il matematico Leonardo Fibonacci, famoso per aver introdotto i numeri arabi in Europa (prima si usavano i numeri romani, come MLXXII) e per la successione di Fibonacci (0,1,1,2,3,5,8,13,21,34,55,…).

Fibonacci
Fibonacci

Nel camposanto c’è anche un ciclo di affreschi del Trecento, realizzato da Buonamico Buffalmacco, conosciuto tramite il Decameron di Boccaccio. Si tratta dell’Elogio della morte, un Giudizio universale realizzato due secoli prima di Michelangelo. Guardiamolo insieme.

Buffalmacco elogio della morte
Elogio della morte

In alto, all’interno dei medaglioni vediamo Gesù e Maria. Sopra, gli angeli con i simboli della passione (chiodi, lancia, spugna intrisa di aceto, la croce). Sotto sono sistemati i dodici apostoli come giudici, e gli angeli che suonano la fine dei tempi. In basso, i corpi riprendono vita.

L’Arcangelo al centro giudica e stabilisce il destino delle anime: beati o condannati. A sinistra i beati, a destra i dannati arpionati con dei ganci. A destra vediamo le bolgie, che raffigurano le paure medievali con mezzi di tortura. Uno spettacolo a cui le persone erano abituate nella loro quotidianità nel feroce e truce Medioevo. Al centro la figura di Lucifero che divora dei re.

Le migliori università

Pisa non è solo storia passata e da secoli forma le migliori menti d’Italia. Le tre università di prestigio internazionale sono: l’università di Pisa, fondata nel 1343, la scuola Normale Superiore e la scuola Superiore Sant’Anna. Atenei che hanno formato premi Nobel come Giosuè Carducci, Enrico Fermi, Carlo Rubbia, due presidenti della Repubblica, Gronchi e Ciampi, il giornalista Tiziano Terzani, il regista Mario Monicelli, il tenore Andrea Bocelli e tanti altri.

Il palazzo dei cavalieri, opera di Giorgio Vasari, oggi ospita la scuola Normale Superiore, voluta da Napoleone nel 1810.

La Scuola Normale Superiore
La Scuola Normale Superiore

Le mura di Pisa

Le antiche mura di Pisa sono perfettamente visibili, ma notate una particolarità. Sono distanti dalla città, perché era in corso un’espansione della ricca Pisa. Tutto cambiò in seguito alla storica sconfitta di Pisa da parte dei genovesi nella battaglia navale della Meloria (vicino Livorno) nel 1284 questa espansione si è fermata.

Mura di Pisa
Mura di Pisa

I fiumi di Pisa: l’Arno ed il Serchio

La forma della città di Pisa è stata determinata anche dal territorio su cui sorgeva. Se tante città avevano un fiume, Pisa ne ha addirittura due: il Serchio e l’Arno. Una convivenza certo non facile a causa dei danni delle inondazioni. In particolare, nel 1871 i Pisani smontarono e ricostruirono pezzo per pezzo la chiesetta di Santa Maria della spina, realizzata interamente in marmo, poiché minacciata dalle piene.

Arno
Arno

Due curiosità su Pisa

Sapete che a Pisa è nato il primo computer in Italia? Era il 1961, da un’idea di Enrico Fermi. Inoltre, l’Italia è entrata in rete per la prima volta proprio a Pisa nel 1986. Si trattava della quarta nazione in Europa.

Dove dormire con bambini a Pisa

Noi andiamo sempre presso il bed and breakfast Da Leo in via Bonini 16. Pulito e comodo per gli spostamenti. Il nostro punto di riferimento da più di 10 anni e sempre una certezza.

Dove mangiare con bambini a Pisa

Stavolta ve lo dico con semplicità: scegliete una piccola trattoria nel centro storico. Sono tutte squisite. Magari spostatevi da Piazza dei Miracoli per non entrare nelle trappole per turisti. E mangiate la cecina!

Parchi giochi a Pisa con i bambini

A due passi da dove dormivamo, abbiamo fatto divertire i bambini in questo piccolo, ma carino giardino attrezzato: i giardini Scotto. Suggestivo, perché avvolto dalle mura, e davvero molto bello.

Giardini Scotto
Giardini Scotto

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