Castel del Monte in Puglia

Visitiamo insieme Castel del Monte in Puglia, un’opera voluta dall’imperatore Federico II

Castel del Monte è una fortezza del XIII secolo, patrimonio mondiale dell’umanità. Si tratta di un’opera voluta dall’imperatore Federico II di Svevia.

Federico, sebbene di origini germaniche, visse tutta la sua giovinezza in Sicilia e governò con sapienza e cultura tutta l’Italia del Sud. Fú così capace ed amato che portò l’Italia Meridionale ad una grandezza ineguagliabile.

Castel del Monte
Castel del Monte

Dove si trova

Questa fortezza si trova in Puglia, nell’altopiano delle Murge occidentali, a 18km da Andria, in località Santa Maria del Monte, in provincia di Andria. Si trova in cima ad una collina a 540 metri sul livello del mare.

Dove si trova Castel del Monte
Dove si trova Castel del Monte

Per costruire questo meraviglioso castello, Federico II utilizzò una pietra locale calcarea, con la sua tonalità bianco avorio, che cambia a seconda delle ore del giorno e delle stagioni. Un vero e proprio effetto speciale di luci e colori.

Tutti potevano vedere da tanti km questo castello, persino dal mare.

La sua forma, così simmetrica, ricorda la Corona indossata da Federico II e da tutti gli imperatori del sacro Romano impero. In pratica, egli aveva posto la sua corona su questa collina per mostrare a tutti la sua presenza ed il suo potere.

Castel del Monte
Castel del Monte

In effetti, Federico II aveva creato una vera e propria rete di castelli per presentare fisicamente il suo potere così esteso, ma nessuno era simile a questo.

La costruzione

Immaginate l’area del castello intorno al 1240, quando iniziarono i lavori. Furono anni frenetici in cui si lavorava sodo per terminare la monumentale opera architettonica.

Lavoravano fianco a fianco persone provenienti da tutto il mondo, dai tedeschi agli arabi, dagli orientali agli italiani, che gradualmente hanno costruito questo capolavoro, esempio terreno della potenza della corona imperiale.

Un difensore della diversità delle culture

Federico II lottò per tutta la vita per unire culture e civiltà diverse. Un esempio è dato proprio da Castel del Monte. Ad esempio, il portale è un arco in stile arabo, sopra c’è un timpano in stile greco-romano, e più in alto delle finestre bifore in stile gotico. Difatti, aveva unito il meglio delle civiltà in un capolavoro.

Castel del Monte portale
Il portale si trova a est

L’entrata di questo portale era rivolto ad est, come avveniva per tutti i castelli costruiti da Federico II, quasi una reminiscenza di epoche antiche.

Portale
Particolare del portale

Vedere Castel del Monte regala sentimenti contrastanti: sottomissione, meraviglia, stupore e bellezza.

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Perché Castel del Monte è ottagonale

Castel del Monte è un ottagono ed otto è il numero su cui si basa la simbologia del castello: otto sono le facciate dentro il muro centrale, otto le torri larghe 8 metri, otto sono le stanze al piano terra e al primo piano.

In secondo luogo, la cappella di Aquisgrana dove si custodivano le spoglie di Carlo Magno, di cui Federico II di sentiva l’erede, è ottagonale.

Cappella di Aquisgrana
Cappella di Aquisgrana

In terzo luogo, l’ottagono è una figura geometrica racchiusa dentro un cerchio, simbolo del Cielo, e contiene al suo interno il quadrato, simbolo della Terra. In un’epoca in cui i simboli erano fondamentali, Federico II mostrava la fortezza come anello tra Terra e Cielo.

Federico II e la falconeria

Federico II amava questa fortezza, perché era ideale per la caccia con il falcone, di cui l’imperatore era davvero appassionato. Tant’è che egli veniva spesso rappresentato con falchi nelle miniature e nei dipinti dell’epoca.

Federico II
Federico II

Visitiamo l’interno di Castel del Monte

Il castello è così possente esternamente quanto, purtroppo, vuoto internamente. Quando entrate nella fortezza, alzate lo sguardo e notate come tutt’intorno ci sono delle fessure. Bene, un ballatoio univa le aperture.

Castel del Monte ballatoio
Il ballatoio

Immaginate adesso quale effetto simbolico poteva trasmettere all’imperatore, che arrivava con la sua corte. Un imperatore dall’ampia cultura e tolleranza, che visse nel Medioevo, patria della simbologia.

Tuttavia, il castello non è solamente affascinante, perché trova una soluzione ingegnosa per risolvere problemi primari. Sotto il pavimento del cortile interno, infatti, c’è una grandissima cisterna destinata a raccogliere l’acqua piovana. Tenete presente che gli abitanti della Puglia vedeva l’acqua come un tesoro prezioso da conservare con cura ed attenzione. Pertanto, Castel del Monte univa funzionalità e bellezza in un’unione meravigliosa.

Il primo piano

Percorrete adesso una scala a chiocciola di 44 gradini per raggiungere intimo piano, purtroppo oggi spoglio. Immaginatelo, tuttavia, foderato da marmi e ricco di colori, depredati nel corso dei secoli.

La sala del trono

Ammirate la sala del trono, costituita da una nicchia. Sembra ospitare un trono e due guardie ai suoi lati. In realtà, le due nicchie conservavano dei congegni utilizzati per aprire o chiudere il portale in metallo.

Castel del Monte sala del trono
Sala del trono

Castel del Monte è decisamente diverso dai castelli medievali, che siamo soliti vedere. Non sembra un castello a scopo militare. Non solo la particolarità della forma, ma anche il suo interno e le destinazioni degli spazi. Infatti, ha delle grandi finestre esterne facilmente attaccabili, le feritoie interne impediscono di attaccare dall’alto, perché troppo strette per archi o balestre, non ha prigioni, né segrete, né scuderie. Non ha nemmeno un fossato, né ponti levatoi, né le mura intorno.

Inoltre, fateci caso, non ha nemmeno grandi saloni per ricevimenti ufficiali, come siamo abituati ad ammirare. Sembra essere un luogo fatto per l’imperatore, per la sua quiete e per i suoi passatempi, piuttosto che un luogo dove tramare congiure o stabilire strategie.

Si ipotizza anche che il castello fosse utilizzato come hammam, perché al centro del cortile doveva esserci una grande vasca, luogo ricreativo per eccellenza degli arabi. Non dobbiamo dimenticare, infatti, la forte presenza araba nella Palermo, in cui Federico II trascorse la sua fanciullezza.

Probabilmente, l’acqua era utilizzato come hammam anche all’interno dell’edificio, raccolta anche tramite canali esterni e riscaldata dai cinque caminetti, di cui si intravede la forma. Si vedono, infatti, delle soglie nelle porte più alte del pavimento, con dei piccoli canali e dei fori per il troppo pieno.

Federico II ed il Castel del Monte

Infatti, Federico II, stupor mundi, la meraviglia della terra, amava circondarsi di esponenti di varie culture e con loro parlare nelle varie lingue che conosceva (arabo, latino, francese, siciliano, greco, tedesco).

Non per caso Federico aveva riconquistato Gerusalemme durante una crociata, senza nemmeno combattere. In tale occasione, poteva aver visto gli hammam e perfino aver tratto l’idea dell’ottagono, protagonista degli ambienti arabi.

Federico II
Federico II

La storia di Castel del Monte

Il castello ha vissuto tante vite, forse troppe. Il figlio di Federico II lo destinò a prigione, i banditi ne fecero un rifugio, fu utilizzato come ospedale per confinare i lebbrosi, i Carbonari nel Risorgimento vi trovarono un rifugio, così come pastori e viandanti. Infine, fu punto di riferimento per i naviganti e punto di osservazione militare tedesco prima e dopo inglese durante la seconda guerra mondiale.

Castel del Monte in una centesimo

Adesso aprire il portafoglio e prendete le monete da un centesimo. Sapete che l’immagine rappresenta proprio Castel del Monte? Provate!

Castel del Monte in un centesimo
Castel del Monte in un centesimo

Dove parcheggiare

Lasciate la macchina giù nel parcheggio (costo 5€). Per salire alla fortezza prendete la navetta (costo 1€) o, meglio ancora, fate una bella passeggiata di 1,5km per godervi la vista. Il bagno del parcheggio è a pagamento, ma se andate al bar e prendete qualcosa usufruite gratuitamente del suo. Conviene.

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